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“Voglio che il mondo sappia quanto sono forti gli ucraini. Tutti quanti. Ad esempio, la sfera ristorativa. Gli chef russi dicono che il cibo è fuori dalla politica e non incidono sulla situazione e sul loro governo. In quel momento, mentre la Russia bombarda l’Ucraina, centinaia di chef ucraini stanno aprendo i loro ristoranti. Cucinare per il nostro esercito, che difende la nostra terra, e gli ucraini in difficoltà. Agli chef ucraini non interessa il bombardamento. Non abbiamo armi. Ma possiamo essere utili e condividere il potere attraverso il cibo. Questo è il nostro modo di sostenere. E ora tutti quelli della sfera ristorativa ucraina sono uniti. Perché siamo insieme per l’Ucraina. Siamo insieme per fermare questa guerra”
Così scrive Ievgen Klopotenko, chef ucraino in prima linea, sulla sua pagina Facebook.
Le sue parole ci commuovono fino alle lacrime.
È già una settimana che abbiamo inserito il Borscht nel nostro menù, è stata una scelta d’impulso, semplicemente non potevamo non farlo.
Volevamo essere d’aiuto e noi sappiamo fare solo questo, accogliere e cucinare.
Così vi prepariamo il Borscht a modo nostro e doniamo l’intero ricavato del piatto ad un’associazione che si sta impegnando a portare aiuti al popolo ucraino.
Ora Slow Food sta chiedendo a tutti i ristoratori dell’alleanza dei cuochi e dei pizzaioli di fare questa cosa e noi siamo fieri di appartenere all’Alleanza e a questa grande famiglia che non lascia indietro nessuno, mai!